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L' AEROPLANO

Macchi - Hanriot HD.I

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                                                                   Progettato dall’ing. Pierre Dupont il prototipo
                                                                   del caccia Hanriot HD.1 volò la prima volta
                                                                 nell’estate del 1916. Questo caccia terrestre,
                                                              monoposto, monomotore ad elica trattiva
                                           è caratterizzato dalla formula alare biplana. Le ali bilongheroni
              in legno sono interamente intelate, la superficie superiore dotata di un discreto
              diedro positivo ospita gli alettoni ed è costituita da 22 centine per ogni semiala
           contro le 17 di quelle inferiori. La fusoliera, struttura quasi interamente lignea, presenta  un rivestimento  in tela  solo nella zona posteriore all’abitacolo  ed in lamiera
nella restante parte. L’armamento è garantito da una mitragliatrice Vickers da 7.7 mm sincronizzata per il tiro attraverso il disco dell’elica.  L’HD.1 è propulso dal Le Rhone 9J
un motore stellare nove cilindri rotativo da 110 hp. Presentava buone prestazioni
di velocità orizzontale ed eccellenti  doti di maneggevolezza.
La Nieuport-Macchi di Varese si assicurò la licenza di produzione
ed i primi esemplari di un lotto iniziale di 100
cominciarono ad essere consegnati ai Reparti
italiani nell’estate del 1917. L’impegno operativo
mise in luce tutte le caratteristiche del caccia,
che si rivelò molto robusto ed estremamente
agile. La prima Squadriglia a ricevere il nuovo
caccia fu la 76^ e successivamente al 79^.
I piloti trovarono questo biplano adatto al tipo
di impiego bellico e la Macchi ricevette così ulteriori commesse.
Nel febbraio del 1918 su 240 aerei che le Squadriglie da Caccia
avevano in dotazione quasi la metà erano Hanriot (103 di cui 26 non
efficienti). In totale vennero ordinati 1700 esemplari di cui 831 velivoli
consegnati prima dell’armistizio ed altri 70 dopo la cessazione delle ostilità. L’HD.1 rimase
in servizio postbellico per parecchi anni.

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