Il “Progetto HD.1 Baracchini” ha come scopo la realizzazione di una Riproduzione volante del Macchi Hanriot HD.1, caratterizzato dalle insegne personali dell’Asso Flavio Torello Baracchini. Trattandosi di Riproduzione, l’aereo in realizzazione è perfettamente sovrapponibile all’originale. Per riproduzione di un velivolo si intende una modalità di lavoro che valorizza e privilegia l’aspetto conoscitivo, tecnico e di indagine preliminare, coinvolgendo l’ampio spettro di competenze di tutte le componenti operative coinvolte. Si precisa che ciò che rende unica nel suo genere questa costruzione è il fatto che, per la prima volta nel nostro Paese, si potrà apprezzare l'installazione su
un velivolo volante di un motore di tipo rotativo, l’originale Le Rhone 9Jb già di proprietà dell'Aeronautica Militare Italiana (esemplare esposto presso il Museo Storico di Vigna di Valle).
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Il progetto, dall’importante valore storico culturale mira a diffondere e sostenere
la cultura della conservazione del patrimonio aeronautico nazionale attraverso
la conoscenza delle soluzioni ingegneristiche ma soprattutto delle tecniche costruttive che caratterizzavano l’aviazione dei primi del ‘900. Un patrimonio, peraltro, a concreto rischio di estinzione solamente nel nostro Paese. Destinatari principali del progetto sono gli ingegneri, gli storici aeronautici e i restauratori ma anche gli allievi delle Scuole di Ingegneria aeronautica, gli studenti delle scuole secondarie aeronautiche e le migliaia di persone che nel nostro Paese affollano i musei aeronautici piuttosto che le manifestazioni aeree.
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E’ tuttavia rivolto anche a lasciare traccia di un passato eroico, soprattutto per
le giovani generazioni. Si tiene, infatti, a sottolineare che il “Progetto Hd.1 Baracchini” non è solo costruire un aeroplano ma è anche rendere omaggio alla prima Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa ad un pilota della Caccia e ad un’intera generazione
di giovani ragazzi che hanno dato la vita per il nostro Paese. Il nome di Flavio Torello Baracchini è oggi solo uno tra i tanti inseriti in una dimenticata lista dei migliori cacciatori che il nostro Paese abbia avuto ma che l’oblio ormai ha quasi totalmente cancellato dalle nostre memorie. Un primo passo in questo senso è stato compiuto organizzando un incontro con i ragazzi delle Scuole secondarie di primo grado “F.T. Baracchini” a Villafranca in Lunigiana, proprio nel paese che ha dato i natali a questo Asso.